martedì 28 dicembre 2010

Il dolce e l'amaro

Del dolce, penso che già sappiate tutti:

La ricerca di te (Coro di Villimpenta)

Quando ho letto il commento mi son venuti i brividi. Credo che ricevere questi complimenti dall'autore di una canzone per come l'abbiamo eseguita sia una delle soddisfazioni più grandi che possiamo avere.

Dell'amaro, invece, forse non sapete. Ma sarò breve: a Barbassolo, se abbiamo suonato in modo più che dignitoso, abbiamo invece cantato in modo indegno. Se non ci credete, le registrazioni sono a vostra disposizione. E il fatto che a Villimpenta sia stato un bel concerto a mio parere non controbilancia le cose, ma le aggrava, perché vuol dire che non sono state le capacità a mancare, è stato qualcos'altro, qualcosa su cui è molto più difficile intervenire, perché è altrettanto difficile da definire.

E' vero, mancavano delle persone, ma questo non basta a spiegare una tale débacle, perché i presenti erano in grado di fare molto meglio di come hanno fatto. E non vorrei nemmeno che pensaste a cose del tipo "a Barbassolo non facciamo mai prove", perché non è la prima volta che cantiamo a Barbassolo, per nessuno di noi era la prima volta, e non possiamo permetterci di provare dieci volte in ogni nuovo posto in cui andiamo.

Non vi sto accusando, so che ciascuno di voi ha cercato di dare il meglio. Vi sto solo invitando a riflettere, per cercare di costruire insieme una soluzione. Se avete proposte, fatele.

Così come i complimenti per una serata non possono e non devono cancellare le critiche per la serata successiva, vale anche il viceversa. Sono e sarò sempre grato a tutti voi per le emozioni che abbiamo costruito e condiviso, e per tutte le soddisfazioni che ricevo immeritatamente per merito vostro. Ma non posso e non voglio raccontarvi favole: se sappiamo fare molto meglio, credo che dobbiamo fare almeno un po' di più. E' una questione di onestà, verso noi stessi e verso chi ci segue.

venerdì 24 dicembre 2010

A tutti coloro che hanno partecipato al concerto


Cari coristi e musicisti, questo è il primo estratto dal concerto di Villimpenta di quest'anno. È un segno per ringraziare tutti voi per l'impegno con cui avete partecipato alla preparazione, per l'attenzione e l'emozione che avete portato con voi quella sera. Perché sì, è stato un bel concerto, di qualità, emozionante, e credo davvero che il risultato renda merito all'impegno di tutti. Spero siate soddisfatti così come lo sono io.

Molte cose si possono ancora migliorare, alcune si devono.

Non posso dirvi che d'ora in poi è tutto in discesa, perché non sarebbe vero. Anzi, adesso comincia la salita, adesso arrivano gli appuntamenti più difficili e delicati. Ma siamo partiti con il piede giusto, e questo devi darci il coraggio di credere, ancora e più di prima, che possiamo riuscire a presentare agli altri tutto quello che abbiamo preparato con passione e fatica, perché sia anche per loro, anche per coloro che a Villimpenta non c'erano, anche per coloro che non ci conoscono o che non ci hanno mai ascoltato, un momento luminoso in questo Santo Natale.

Non pensiamoci oggi, a questo, né domani. Oggi e domani sono per Lui.

Ma il 26 ci ritroveremo insieme, per ricominciare. Portate con voi la concentrazione della sera del 18 e le emozioni che avete ricevuto, e portate l'entusiasmo nuovo di chi, dopo aver faticato, è arrivato in cima a una montagna, partecipe di un panorama unico e irripetibile, e non vede l'ora di ricominciare per poterne scalare una ancora più alta.

Buon Natale a tutti.

Mattia.

lunedì 13 dicembre 2010