martedì 28 dicembre 2010

Il dolce e l'amaro

Del dolce, penso che già sappiate tutti:

La ricerca di te (Coro di Villimpenta)

Quando ho letto il commento mi son venuti i brividi. Credo che ricevere questi complimenti dall'autore di una canzone per come l'abbiamo eseguita sia una delle soddisfazioni più grandi che possiamo avere.

Dell'amaro, invece, forse non sapete. Ma sarò breve: a Barbassolo, se abbiamo suonato in modo più che dignitoso, abbiamo invece cantato in modo indegno. Se non ci credete, le registrazioni sono a vostra disposizione. E il fatto che a Villimpenta sia stato un bel concerto a mio parere non controbilancia le cose, ma le aggrava, perché vuol dire che non sono state le capacità a mancare, è stato qualcos'altro, qualcosa su cui è molto più difficile intervenire, perché è altrettanto difficile da definire.

E' vero, mancavano delle persone, ma questo non basta a spiegare una tale débacle, perché i presenti erano in grado di fare molto meglio di come hanno fatto. E non vorrei nemmeno che pensaste a cose del tipo "a Barbassolo non facciamo mai prove", perché non è la prima volta che cantiamo a Barbassolo, per nessuno di noi era la prima volta, e non possiamo permetterci di provare dieci volte in ogni nuovo posto in cui andiamo.

Non vi sto accusando, so che ciascuno di voi ha cercato di dare il meglio. Vi sto solo invitando a riflettere, per cercare di costruire insieme una soluzione. Se avete proposte, fatele.

Così come i complimenti per una serata non possono e non devono cancellare le critiche per la serata successiva, vale anche il viceversa. Sono e sarò sempre grato a tutti voi per le emozioni che abbiamo costruito e condiviso, e per tutte le soddisfazioni che ricevo immeritatamente per merito vostro. Ma non posso e non voglio raccontarvi favole: se sappiamo fare molto meglio, credo che dobbiamo fare almeno un po' di più. E' una questione di onestà, verso noi stessi e verso chi ci segue.